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viaggi in moto 2 parte

Oggi ti porto il punto di vista di chi la moto la vive per passione e per mestiere. Per loro, viaggiare in moto è un piacere, ma il loro viaggio è un’esperienza che mettono a disposizione di coloro che vorranno seguire le loro orme.

Nella prima puntata , ti avevo portato i risultati di un sondaggio che avevo lanciato in rete: quale luogo è più piacevole da visitare o vivere sulle due ruote?
Hanno risposto in molti e tutti hanno dato il loro personale punto di vista su dove fosse meglio viaggiare in moto o scooter.
Oggi ti voglio invece raccontare il punto di vista di tre esperti del mondo delle due ruote, tre persone molto diverse tra loro e che avrai modo di conoscere in modo approfondito, man mano che leggerai questo post.
Eccoti la loro personale classifica dei  migliori luoghi dove viaggiare in moto!
Incominciamo!

Mauro Favazza

comitato coordinamento]
Mauro è una persona che ha messo a disposizione della comunità dei motociclisti (e non solo…)la sua esperienza ed il suo tempo per combattere le tante cause di incidenti che avvengono nelle nostre strade.
Combatte contro le istituzioni (con l’aiuto di un comitato) che non vogliono sentir ragione e non adeguano le strade alle giuste necessità di coloro che ne usufruiscono sulle due ruote. Cerca di far capire a tutti, che hanno la possibilità, ed a volte il dovere di segnalare, puntare il dito, a non essere indifferenti, a far notare alle amministrazioni che devono fare di più!
Ne abbiamo parlato in questo aritcolo che ti consiglio di leggere per capire il loro impegno ed unirti a loro, visto che lo fanno gratuitamente e per uno scopo davvero lodevole!
La sua esperienza in moto quindi è tutta incentrata sul questo aspetto, e mi ha detto che:
secondo me le amministrazioni migliori, sono quelle che riescono a recepire i messaggi e le segnalazioni dei richiedenti in modo più efficace e questo non avviene soprattutto nelle piccole realtà dove, ovviamente il rapporto tra amministratori e utenti è più diretto, ma non sempre i motociclisti sono visti come entità da considerare…
E’ vero però che cambia molto a seconda del rapporto che il richiedente ha con le amministrazioni. per esperienza, nei paesi piccoli questo è tanto piu’ vero che nelle grandi realtà.
Mi piacerebbe che i motociclisti in genere avessero maggiore consapevolezza del peso potenziale che potrebbero avere unendosi.
All’estero questa consapevolezza è sfruttata e condivisa, mentre in Italia siamo ben lontani dall’averlo recepito.
Verona (la nostra città) era stata, alcuni anni fa segnalata da InSella come una città vivibilissima per i motociclisti, con esclusione dalle ZTL, molti parcheggi moto disponibili, addirittura troppi….
Esistono poche limitazioni di circolazione, ad esempio i sottopassi della circonvallazione hanno un divieto al passaggio di tutte le due ruote per la pericolosità della bocciardatura fatta per evitare sbandamenti alle auto in caso di ghiaccio o pioggia, ovviamente senza tenere minimamente in considerazione i motociclisti che, assieme agli scooter e vespe, ignari del divieto, appeso ormai in discesa, continuano a percorrerla, a proprio rischio e pericolo. Ma segnaleremo questo problema prossimamente. I parcheggi moto sono molti, i divieti pochi e le telecamere in ZTL lasciano entrare le due ruote.
Vicenza, essendo poche le denunce, non abbiamo molta risposta, mentre a Rovereto le amministrazioni della regione autonoma hanno un budget tale da permettere una attenta sistemazione dei pericoli stradali.
Infatti spesso la vera minaccia viene dalle limitazioni di spesa dovute alla Spending Review, imposta dallo Stato. Così anche l’amministrazione comunale piu’ attenta si trova con le mani legate davanti a spese di poche migliaia di euro.
Trieste ha avuto in negativo una riduzione di stalli moto in favore di un aumento delle aree in affitto ai bar e ristoranti per plateatico, con conseguente maglia nera in una città dove le due ruote sono molto diffuse, vuoi anche per la conformazione pedemontana con salite e tornanti in piena città.
Rimane comunque una sostanziale differenza tra grandi città dove un comitato si fa sentire e realtà piu’ piccole, conamministrazioni scettiche circa le segnalazioni provenienti da una categoria non riconosciuta come legittima:la nostra.
Sono però contento Silvia, in quanto il nostro Comitato ha ricevuto il mese scorso, due premi da due motoclub della zona, con l’organizzazione di una festa di motociclisti nel veronese, dentro ad un castello scaligero scenograficamente eccezionale. Si è trattato di un ulteriore passo avanti per il Comitato che già conosceva questo motoclub ospite della zona, ma che ha avuto la richiesta di essere presente a questa rimpatriata alla quale hanno partecipato motociclisti provenienti da Svizzera, Austria, Germania, oltre che da Roma e da varie località della Sardegna. E abbiamo aggiunto noi provenienti da Mantova, Rovereto, Vicenza, e dal veronese.
Si è trattato di un riconoscimento speciale, un grazie per quello che facciamo per tutti.
Un bel passo in avanti!!
raduno moto verona
raduno moto verona
castello scaligero
Il castello Scaligero
voglia di viaggi

Luca Govoni

luca govoni in svizzera
Luca Govoni in Svizzera
E adesso un ospite che in realtà è a casa sua in questo blog, Luca Govoni ha una rubrica qui. E’ un giovane motociclista, con la passione per la psicologia, un solitario che ama viaggiare in moto, facendo viaggi possibilmente lunghi.
Il suo motovita.it è seguitissimo, proprio per la sua capacità di insegnare a guidare in sicurezza!
Ecco la sua opinione:
Devo  essere sincero, in Italia non credo esistano città gradevoli da girare in moto. Forse alcune città più piccole, ma se parliamo di metropoli direi che non ci siamo proprio. Io poi non amo guidare in città, perciò preferisco spostarmi a piedi o con i mezzi pubblici.
All’estero posso dirti che Barcellona non è male dal punto di vista motociclistico! Ci sono moltissimi parcheggi per moto ovunque e l’utilizzo delle due ruote (a motore e non) è incentivato al contrario di ciò che accade in Italia dove si levano i parcheggi moto a favore delle automobili.
Barcellona
Barcellona
Penso che il problema principale in Italia siano proprio gli italiani e la loro mentalità da egoisti, non tanto le infrastrutture carenti o la mancanza di parcheggi (che è comunque un problema reale per chi si sposta in moto/scooter)…
Ti parlerei, al contrario,  delle peggiori città italiane, ma non aggiungerei niente di nuovo a ciò che già sappiamo. Roma è impossibile, caotica, folle. A Milano la gente è sempre agitatissima e corre a tutta velocità, perciò  andare in moto o in bici non è esattamente una goduria. Quando percorro la tangenziale di Milano ho il cuore in gola.
Mi è capitato di guidare pure a Londra, ma è anch’essa una città caotica dove a parità di tempo percorri più strada a piedi piuttosto che in moto (se hai una guida civile come la mia).
Forse Lubiana in Slovenia, che è una città sviluppata orizzontalmente e quindi tendenzialmente poco caotica. Una regione italiana discreta da visitare in moto potrebbe essere il Friuli, compresa Udine che è una città non particolarmente caotica.
Slovenia Lubiana cartina
Lubiana
Lubiana
Il Trentino è naturalmente bellissimo ma terribilmente caotico in estate, poi i motociclisti non sono ben visti e ho personalmente incontrato vari divieti di transito dedicati ai motociclisti… queste cose mi fanno passare la voglia di visitare un posto, non so se mi spiego… a quel punto meglio sconfinare in Austria e Svizzera, che hanno posti altrettanto belli ma senza la cattiveria italiana.
Luca Govoni in Spagna
Luca Govoni in Spagna

Riccardo Matesic

Riccardo Matesic

Riccardo è un giornalista motociclistico molto attivo nella sicurezza in moto, scrive molto, ha un forum su due ruote, oltre a tenere corsi di guida sicura in moto, con altri istruttori che organizzano in giro per l’italia, oltre che a Roma in particolare e se vuoi saperne di più, questo è il loro sito.
Riccardo viaggia moltissimo e ci ha detto che:
Barcellona. Da molti anni studia e mette in pratica politiche per agevolare la mobilità motociclistica. Non ci sono stato in moto, ma hanno studiato la possibilità di aprire le corsie preferenziali alle due ruote e di fare aree per le moto davanti alle auto ai semafori.
Barcellona-città
Barcellona-città
Clermont-ferrand. Ce l’ho nel cuore e ci sto girando in moto anche in questi giorni. Poco traffico, automobilisti che si scansano a destra ogni volta che vedono una moto, per farla passare. Ogni tanto poliziotti nascosti con il telelaser fra le auto in sosta. Ma fuori città vai libero e tranquillo come il vento.
Roma. La peggiore. Intanto l’unica città che ha vietato un’area centrale (ma non storica) come l’anello ferroviario agli Euro1 4T.
Poi una città con l’asfalto distrutto (nei primi 5 mesi dell’anno oltre 2000 incidenti dovuti alle cattive condizioni dell’asfalto!). Traffico impazzito, aria irrespirabile, automobilisti aggressivi nei confronti dei motociclisti.
Ha giustamente un fascino unico nel mondo, ma solo per i turisti e gli amanti di arte e storia. Per viverci (e lavorarci) fa schifo.
Clermont – Ferrand
Clermont-ferrand
Clermont-ferrand
La Spagna con Barcellona vince la sfida di due lunghezze!! In effetti anche i non professionisti si erano esperssi in modo favorevole circa questa città.
In effetti l’amministrazione di Barcellona sta organizzando varie zone in cui i motociclisti dovranno/potranno posizionarsi in attesa al semaforo, davanti a tutte le auto.
Questo accorgimento permetterà ai centauri di non dover più zigzagare agli incroci e di essere in una posizione più sicura in partenza al semaforo, anche per i pedoni che, in questo modo, dovrebbero essere visti meglio dai motociclisti.
semafori per viaggiare in moto
la foto è di spaghettibcn.com, che ringrazio.
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